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In genere dovrebbe esserci un elenco con una lunga serie di titoli accademici e non… talvolta incomprensibili ai non addetti ai lavori.
Ma visto che questo è un ambito rivolto a voi  pazienti proverò a raccontare chi sono attraverso una breve storia che spero non vi annoierà. 

Cominciamo dall’inizio.

Ricordo di essere stato pesantemente rimproverato dai miei genitori quando scoprirono uno dei miei segreti più preziosi.

Da bambino presi in prestito dalla borsa di mio padre (già medico di famiglia) farmaci, bisturi, forbici, garze e tanto altro… stavo allestendo il mio primo ambulatorio medico. 

Tutto segretamente occultato in un cassetto pesante e difficilissimo da aprire per un bambino della mia età.
Avevo solo 9 anni e per chi di voi non lo avesse capito avevo già deciso cosa fare da grande (non il ladro ☺ ma ovviamente il medico).

Purtroppo non è stato così facile. 

Grandi aspirazioni presuppongono grandi sacrifici ed è proprio cosi che, passati cinque anni di “studio matto e disperatissimo” al liceo classico di Torre del Greco, arriviamo dritti al giorno della mia laurea il 30 Marzo 1998.

Quello è il momento in cui prendi consapevolezza di non essere più un ragazzino, ti aspetti che la lode accademica e il massimo dei voti siano il tuo tappeto rosso per una vita di successi… ma rassegnati! Sei solo all’inizio, anzi non hai ancora cominciato.

Ho lottato per anni contro la diffidenza di chi credeva che un ragazzo senza esperienza non potesse essere un bravo medico.

Ho affrontato un mondo dove la salute è solo un business. 

Sono andato contro tutto e tutti, inseguendo un solo obiettivo: aiutare i miei pazienti, averne cura, permettere loro di stare bene e di sentirsi bene.

Due missioni umanitarie in Albania, poi l’Africa, ai confini del mondo, dove esisti solo tu e i tuoi pazienti; la voglia di fare bene, quell’instancabile desiderio di sentirsi utile.

Ma questa è un’altra storia.

22 anni… sono già passati 22 anni e non è cambiato molto!

C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare, c’è sempre un ospedale o un collega in giro per il mondo da incontrare, non ne sai mai abbastanza, hai sempre fame di sapere… tutto molto faticoso. 

“Beato te sei sempre in giro per il mondo” è la percezione che gli altri hanno di questa vita. 

Non hanno torto!

Negli ultimi anni ho fatto centinaia di  lezioni a colleghi, esperti e non, e ho partecipato a non so quanti convegni, sono stato invitato a tenere relazioni quasi ovunque in Italia ma anche in Austria Germania, Svizzera, Francia, California, Iran, Russia, Siberia.

Ho conosciuto l’ansia di non farcela, ho lottato con i sensi di colpa e ho perso affetti preziosi che non torneranno più, tutto in nome della mia unica passione… il mio lavoro!